Interessante incontro e tributo al cantante Franco Battiato sull’ecologia del creato: libertà nel rispetto della reciprocità e dell’identità individuale
Chiesa del Carmine di Riposto
Marinella Cassaniti, psicologo
Ha avuto luogo a Riposto, presso la Chiesa del Carmine, su iniziativa dell’Associazione “Scienza e Vita di Giarre-Riposto e nel quadro delle manifestazioni di tributo al cantautore Franco Battiato “Il porto di Giaffa”, una dotta conferenza sul tema: “L’ecologia del Creato: libertà nel rispetto della reciprocità e dell’identità individuale”.
Relatori sono stati la psicologa dott. Marinella Cassaniti e l’avv. Damiano Melfi.
Hanno aperto i lavori il parroco, Don Daniele Raciti e il presidente della sede locale dell’Associazione “Scienza e Vita”, dott. Salvo Mauro.
“I tempi ci mettono davanti l’immagine di una vita senza futuro, connotata da significati negativi”, ha detto la dott. Cassaniti. L’uomo ha perso il contatto con le sue origini, vive una quotidianità orientata a valori estranei al senso stesso della vita. Si è persa la scala dei valori, è necessaria una nuova ricerca di senso. “È successo qualcosa che ha oscurato il senso della vita: è un pensiero laico, che riguarda tutti” – ha proseguito la psicologa – affrontando poi i temi della felicità e dei mezzi per cercare di raggiungerla. L’illusione di poter sostituire affetto e soddisfazione con beni materiali, dipende dall’idea che ci facciamo di noi stessi e del mondo. Quando non c’è più il contatto con quanto di più autentico e umano c’è in ognuno, l’individuo finisce con il considerare merce tutto ciò che lo circonda: relazioni, persone, natura, bellezza. L’uomo isolato dal “vero sé”, dagli altri, e dal resto della realtà, perde il contatto con i valori della vita e non ama più la vita. Si ha “sviluppo autentico”della persona quando si produce un miglioramento integrale nella qualità della vita umana. La dott. Cassaniti, parlando in termini di “Ecopsicologia”, ha poi esaminato i temi del vero benessere e i tre aspetti della felicità: soddisfazione, benessere, aspirazione al futuro. Il termine “eco”deriva dal greco oikòs (casa) ed estendendo il concetto di casa al pianeta di cui siamo ospiti, ritroveremo il senso di quest’approccio, nella capacità di prendere contatto con le proprie radici, nella consapevolezza di essere parte di un ecosistema, per cui, se alcuni aspetti dell’ecosistema vengono aggrediti, modificati, alterati, inevitabilmente anche altri aspetti ne vengono coinvolti.
In un’ottica di “ecologia integrale”, tutto è connesso: nelle relazioni del creato e delle persone, in una connessione dei fini, sostenuti dai valori universalmente riconosciuti. “Bisogna riconciliare l’uomo all’ambiente, anche attraverso la sua crescita spirituale, contro un mondo che ci tiene fuori da noi stessi ed esternalizza la nostra vita”, ha detto Marinella Cassaniti. Bisogna tornare ad una dimensione interiore, per adeguatamente affrontare la motivazione primaria dell’essere umano ”la relazione”, in un quadro di complementarietà, in cui ognuno nella sua unicità è arricchimento per l’altro. Atteggiamenti altruistici avvantaggiano tutti, le buone azioni aiutano gli altri e migliorano il nostro concetto di sé, favorendo ambienti più gentili. Al contrario, atteggiamenti individualistici, egoistici, narcisistici generano ostilità, sospetto, mancanza di fiducia. La sopravvivenza come specie è proprio grazie agli atti altruistici – ha concluso la dott. Marinella Cassaniti – a quel collante emotivo che è alla base della reciprocità e delle azioni positive che favoriscono benessere e sopravvivenza del gruppo.
L’avv. Damiano Melfi, canonista e civilista, ha illustrato il rapporto tra diritti naturali e diritti umani, anche alla luce della normativa sovranazionale che nel corso del Novecento è cresciuta gradatamente e che ha minuziosamente illustrato. Evidenziando anche i fondamenti già presenti nella Sacra Scrittura sulla materia e sull’essenza dell’uomo, a fondamento dei valori universali, l’ avv. Melfi attraverso un’analisi dei concetti e delle opinioni filosofiche sino ai temi giuridici, ha evidenziato l’importanza dei diritti dell’identità e del rispetto della complementarietà tra i sessi.
Il tutto in una visione dei diritti umani che sia corrispondente alla reale natura dell’uomo, da viversi in sintonia con l’ambiente in cui è immerso. Ha fatto seguito un vivace dibattito.