“Il diritto all’oblio del paziente oncologico: perché è necessaria una legge”, argomento sviluppato e approfondito con successo dal Rotary Club “Catania Duomo 150”

Il Rotary Club Catania Domo 150, presidente  Franco Pepe,  ha organizzato,  con la conduzione del dottore Angelo Aliamo, all’Hotel Mercure di Catania il convegno  dal titolo “Il diritto all’oblio del paziente oncologico: perché è necessaria una legge“.

Il relatore Roberto Bordonaro, direttore dell’unità complessa di oncologia medica dell’ARNAS Garibaldi di Catania, ha evidenziato con chiarezza esaustiva che in Italia su 2.600.000 individui, che hanno avuto il cancro, il 27% circa è considerato dalla scienza, sulla base di rigidi criteri sul tipo di tumore e sulla distanza intercorsa dalla diagnosi e trattamento, guarito, con probabilità di morire nel corso della restante vita sovrapponibile a quella di un individuo della medesima età che non è stato affetto da cancro.

Continua seguito con attenzione dalla platea “Nonostante questo i cittadini che hanno avuto un cancro, sebbene guariti, continuano ad essere discriminati poiché, ad esempio,  nella richiesta di un finanziamento, del mutuo per l’acquisto di un immobile od ancora per stipulare un’assicurazione sulla vita, è richiesto di indicare quel dato anamnestico, al cui rilievo, nonostante la guarigione, segue spesso il rifiuto della richiesta da parte delle agenzie assicurative o degli istituti finanziari. Anche nel percorso dell’adozione l’aver avuto un cancro può di fatto creare difficoltà con il non accoglimento della domanda”.

Bordonaro spiega “ne consegue la grave limitazione al progetto di vita, particolarmente grave nei cittadini che hanno avuto un cancro in giovane età. Vi è quindi la necessità di una legge che sancisca il cosiddetto diritto all’oblio del paziente oncologico, cioè renda lecito al soggetto trattato con successo da un cancro e considerato guarito dalla scienza, non indicare nei questionari richiesti da banche ed assicurazioni quel dato clinico”.

La promulgazione di una simile  legge è sollecitata da anni dalle direttive della Comunità Europea e già alcuni stati quali Francia, Portogallo, Olanda e Belgio hanno approvato leggi dedicate al tema, come dichiarato dal presidente Franco Pepe.

Il successivo intervento dell’avvocato Antonio Fiumefreddo ha chiarito dettagliatamente gli aspetti giuridici della problematica ed i contenuti con le specifiche  implicazioni pratiche dei 3 progetti di legge depositati nel Parlamento italiano durante la precedente legislatura.

Padre Grimaldi infine ha ampiamente dissertato sul significato e sul valore della memoria nella prospettiva di uomo di Chiesa e cultore di scienze.

Il successivo dibattito con il numeroso pubblico ha arricchito il convegno di ulteriori interessanti contributi. In particolare il dottore Angelo Pellicanò ha rilevato che i progetti di legge sono stati presentati da politici appartenenti a tutti gli schieramenti politici e ciò indica la diffusa sensibilità della classe politica su questo argomento.

Franco Pepe conclude “Si auspica che la comunità rotariana italiana, forte del numero e della qualità dei soci, sempre sensibili al bene collettivo ed alla rimozione delle barriere che creano discriminazione, possa contribuire con altre iniziative significative e concrete nell’ottenimento in tempi rapidi della legge sul diritto all’oblio del paziente oncologico.

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana