Il Rotary “Catania Duomo 150” celebra la “Giornata mondiale della consapevolezza sulla morte dei bambini durante la gravidanza e dopo il parto” con un interessante meeting
Si è svolto al Mercure Hotel di Catania l’incontro per celebrare “la Giornata mondiale della consapevolezza sulla morte dei bambini durante la gravidanza e dopo il parto”, promosso dal Rotary Club Catania Duomo 150, presidente Franco Pepe, in collaborazione con il RC Catania Est, Brunella Bertolino, RC Misterbianco, Antonio Gulino, RC Viagrande 150, Marika Leonardi, e RC San Gregorio-Tremestieri Etneo, Maria Grazia Cannarozzo.
Il prefetto RC Amedeo Schembri introduce i lavori, ha moderato l’evento la giornalista – psicoterapeuta Lella Battiato Majorana.
Il 15 ottobre è la giornata mondiale della consapevolezza sul lutto perinatale, istituita e celebrata da più di dieci anni in molti paesi del mondo. lo scopo è di sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla perdita perinatale infantile (Babyloss Awareness Day) e divulgare la conoscenza dei fattori di rischio verificabili per ridurre le morti perinatali evitabili; obiettivo raggiunto brillantemente durante l’incontro della serata.
Il Dr. Franco Pepe, ginecologo genetista, esordisce con un’interessante relazione “La morte in utero e dopo il parto rappresenta un argomento rilevante di salute pubblica poiché si stimano nel mondo annualmente 2,7 milioni di nati-morti cioè 1 su 16 parti. in Italia il 4 per mille dei nati, pari a circa 1800 bambini, muoiono ogni anno dalla 28 settimana di gravidanza alla prima settima dopo il parto (cosiddetta mortalità perinatale). I relatori, ognuno per la parte di propria competenza, hanno discusso come il vissuto della morte perinatale determini gravi conseguenze a breve ed a lungo termine per la coppia ed i familiari. Vi è la necessità di comprendere il fenomeno dal punto di vista della donna e della coppia al fine di offrire una risposta qualificata alle necessità emotive, psicologiche e relazionali poiché di fatto le argomentazioni connesse con la morte, compresa quella perinatale, sono marginalizzate nel dibattito pubblico attuale con conseguente non riconoscimento della legittimità di questo lutto”. Pepe chiosa “La Giornata Mondiale della consapevolezza sulla morte dei bambini durante la gravidanza e dopo il parto ha il fine di stimolare la consapevolezza sociale sul lutto perinatale per ridurre la solitudine della coppia e della sua famiglia per aiutarla ad elaborare il lutto”. Conclude “Sono necessari una maggiore consapevolezza sociale, una migliore formazione nella capacità comunicativa degli operatori sanitari, un’adeguata accoglienza ospedaliera per l’assistenza al parto con locali dedicati, la costruzione di un insieme di elementi di connessione tra bambino morto e coppia (aver tempo per stare insieme, poterlo vestire, fare fotografie, tagliare una ciocca di capelli, etc.) ed il supporto psicologico e, quando necessario, psichiatrico”.
Il neuropsichiatra infantile Antonino Prestipino, si approccia alla platea empaticamente con importanti riflessioni “Nel corso dell’incontro sono state esaminate le dinamiche di intervento a sostegno non solo delle madri, ma anche dei padri e dell’intero contesto familiare (ristretto e allargato). Si è parlato anche delle gravidanze e dei bambini arcobaleno”.
Sonia Mazzeppi, Dirigente Psicologo ASP CT – consultorio familiare “D’Annunzio”, ha relazionato raccontando attraverso la sua vasta esperienza professionale alla luce dei suoi approfonditi studi, specializzata in psico-oncologia, neuropsicologia clinica differenziando il dolore della morte tra malati oncologici e le mamme che attraversano il lutto prenatale e post parto”. Focus su come attraversare il lutto perinatale: aspetti psicologici e modalità di intervento. Aggiunge “Il lutto perinatale, rappresenta un evento di vita cataclismatico per la sua capacità di frantumare relazioni, progetti e identità, pertanto non si differenzia dagli altri lutti e necessita di riconoscimento psicosociale e sostegno psicologico. Un lutto colpisce sempre tutto il sistema delle relazioni familiari ed in questo caso specifico anche con ricadute significative nelle dinamiche di coppia. Per tale motivo un intervento di supporto psicologico tempestivo può prevenire la strutturazione di un lutto complicato e favorire il mantenimento del legame di coppia, la rinarrazione e rielaborazione dell’evento traumatico”. Informa la platea “Presso i Consultori dell’ASP di Catania si effettuano gratuitamente percorsi individuali e di coppia di sostegno psicologico e psicoterapia per l’elaborazione del lutto perinatale”. Sicuramente come ha esposto e specificato la Mazzeppi bisogna rielaborare il lutto, rinarrare la scatola dei ricordi, trasformare il dolore, parlarne in modo diverso, perché ormai fa parte del passato, magari come una storia conclusa e ridefinirla in positivo.
È intervenuto Prof. Vito Leanza, associato ginecologia e ostetricia Università degli Studi Catania, responsabile UO Uroginecologia Ospedale “San Marco” Cataniache ha sottolineato con chiarezza e in modo esaustivo “l’importanza dell’organizzazione ospedaliera ai fini di prevenire le problematiche di sofferenza fetali, focalizzando la rilevanza della comunicazione non solo per la paziente, ma anche con i parenti, che debbono essere informati sull’evoluzione degli eventi clinici.
Ha specificato come da una cellula fecondata amorfa possa svilupparsi la vita umana, come un quadro dipinto dalle mani divine”.
Notevoli interventi anche da parte del pubblico che è stato brillantemente stimolato dai relatori, all’unanimità si condivide il concetto di formazione di tutti gli operatori sanitari, occorre lavorare sul “non detto”, in una società liquida che non vuole palare della morte.